Quali serie tv guardare in viaggio?

Una serie tranquilla e piacevolmente prevedibile che vi impegnerà meno di quattro ore: 8 episodi da meno di mezz’ora circa ciascuno compongono la stagione. Unprisoned, targata Hulu e disponibile su Disney+, racconta di una terapeuta, madre single, che si ritrova a convivere col padre, uscito di prigione dopo molti anni e dopo averla abbandonata quando era bambina. Ideata da Tracy McMillan, la serie racconta una vicenda a lei realmente accaduta.
Una dinamica semplice e confortante, quella al centro di Unprisoned, che si rifugia nella comedy per esplorare il rapporto genitore – figlia (in età adulta) senza troppe crisi esistenziali o drammi profondi. Redenzione e accettazione sono al centro di una storia non troppo pretenziosa che apre e chiude parentesi relazionali senza indugiare troppo in una profondità che a una serie del genere non è necessariamente richiesta.
Funzionano i due personaggi principali, Kerry Washington, indimenticabile Olivia Pope in Scandal di Shonda Rhimes, e Delroy Lindo, figlia e padre che devono, appunto, recuperare un rapporto non propriamente idilliaco, rovinato già quando lei era in tenera età.
Il confronto-scontro tra loro due, dona alla serie un ampio respiro plurigenerazionale, rendendola un buon passatempo per tutti.
La Washington conferma, ancora una volta, quanto sia perfetta nel ruolo di una donna forte che sotto una spessa corazza nasconde insicurezze e fragilità.
Con Unprisoned si sorride, si riflette e si trascorrono un paio di piacevoli serate.

Tra il documentario e il romanzato, Daisy Jones & the Six racconta l’incredibile storia di una band che negli anni 70 scalò vertiginosamente le classifiche, e che poi improvvisamente sparì nel nulla. Una parabola intrisa di grande rock: la protagonista Daisy ricorda Patti Smith, con una personalità alla Pattie Boyd (il grande amore conteso tra George Harrison e Eric Clapton), e forse anche un po’ alla Nico (la musa di Andy Warhol). La storia è interamente inventata, e frutto della fantasia di Taylor Jenkins Reid, scrittrice del best seller da cui è tratta la serie.

La produzione Amazon non si è risparmiata, per la serie sono stati scritti anche 25 pezzi originali, con artisti del calibro di Phoebe Bridgers e Marcus Mumford. Se vi piace il rock, e gli anni 70, o qualcosa di simile agli amori e al rock degli anni 70, Daisy Jones and the Six non vi dispiacerà. Hello Sunshine, la casa di produzione di Reese Witherspoon, ha un certo talento nell’individuare i best seller già pronti per la trasposizione seriale. Siamo però lontani dalla qualità che la stessa produzione, e la stessa Witherspoon, sono state in grado di raggiungere portando sullo schermo Little Fires Everywhere.

Hollywood Reporter l’ha definita “a droll delight”, un buffo piacere (inteso come intrattenimento); Rolling Stones “a hilarious mokumentary”.
La stampa estera (UK e US) la sta osannando e noi l’abbiamo inserita nelle migliori serie tv da vedere a febbraio.
Cunk on Earth “is a mockumentary with cult classic potential” hanno scritto in Gran Bretagna e il Guardian ha definito la protagonista come “a character is so well-written it’s easy to forget she’s not real”.
Questa serie bizzarra e quasi indefinibile, prodotta da sua maestà Charlie Brooker (il creatore di Black Mirror), è esilarante e agghiacciante allo stesso tempo.

La storia del mondo in cui viviamo e del pianeta che ci ospita: attraverso domande irriverenti e un umorismo very very british, il personaggio di Philomena Cunk attraverso questo mokumentary, intervista accademici, studiosi ed esperti per capire come l’umanità e la civiltà abbiano trasformato totalmente l’ambiente in cui viviamo: cinque episodi da mezz’ora irresistibili e assurdi.

A prestare il volto a Philomena, Diane Morgan, che molti conoscono per il suo ruolo in After Life e in Death to 2020 (e 2021) ma che già vestì i panni della Cunk anni fa in Cunk on Britain su BBC Two e nel 2019 nella serie di corti Cunk and Other Humans sempre su BBC Two.

“An undeniably amusing mockumentary”

Le serie sui supereroi non mancano nel panorama seriale di  questi anni: dall’intramontabile Daredevil alla teenager impacciata Ms. Marvel, fino al cinismo estremo di The Boys.
Per un punto di vista nuovo su questo mondo e per ridere con intelligenza, Extraordinary su Disney+ è la nuova serie del momento: racconta un mondo in cui tutti a diciotto anni sviluppano dei superpoteri, tranne la protagonista che a venticinque è ancora una ragazza “ordinaria” senza doti particolari.
Scritta dalla debuttante Emma Moran, Extraordinary ci mostra un mondo “al contrario”, lasciandoci a volte  immedesimare nella protagonista, sognando insieme a lei di diventare “super”, pur senza saper volare.
Jen (Máiréad Tyers) ha 25 anni e non ha superpoteri, in un mondo in cui tutti i maggiorenni ne sviluppano uno, a volte uno qualsiasi.
C’è chi sa leggere nel pensiero e chi può alzare oggetti pesantissimi, ma c’è anche chi è in grado di trasformare tutto… in un PDF!
Extraordinary è una serie sagace, divertente e ironica che racconta con uno sguardo attuale e diverso le crisi tipiche dei ventenni che affrontano il mondo adulto oscillando tra l’entusiasmo e la sensazione di sentirsi inutili. Ben lontani dai “super” americani, questi ragazzi straordinari sono visti con gli occhi degli inglesi e della loro comicità tipicamente british.
Con l’irriverenza di Derry Girls, un po’ di cinismo alla Misfits e la vita dei giovani adulti di Sex Education, questa serie è perfetta per ricordarsi qualche scena assurda anche giorni dopo averla vista e ricominciare a ridere da soli.