“Vatican Girl”, docu-serie in 4 episodi, arriva oggi su Netflix ed è scritta e diretta da Mark Lewis, regista vincitore di un Emmy per la serie Netflix “Giù le mani dai gatti: caccia a un serial killer online”, uscita a fine 2019.
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni che vive nella Città del Vaticano, scompare in circostanze misteriose. Emanuela esce di casa per recarsi alla scuola in cui studia musica, e dal quel pomeriggio, non fa più ritorno a casa.
Il caso, che ha colpito non soltanto l’Italia ma tutto il mondo, è rimasto insoluto per 39 anni.
Quella di Emanuela Orlandi è una delle storie più discusse e misteriose della cronaca italiana degli ultimi decenni.
La docu-serie Vatican Girl (alla produzione Chiara Messineo, mentre Tom Barry e Dimitri Doganis sono i produttori esecutivi per RAW) è un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, egregiamente scritto e diretto, nella speranza di costruire un ponte con il presente.
I quattro episodi di un’ora circa ciascuno, raccontano in maniera dettagliata una storia coinvolgente e da brividi, attraverso nuove interviste con la famiglia Orlandi e con testimoni che non avevano mai parlato prima.
Tra i protagonisti, al timone ci sarà Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela e il giornalista Andrea Purgatori, che ha seguito il caso sin dall’inizio.
Una docu-serie che vi porterà in giro per tutto il mondo, tra segreti di stato, mafia, KGB e Mosca: dall’attentato al Papa al (presunto) omicidio al “banchiere di Dio”, dai Lupi grigi (movimento estremista nazionalista turco ) alla Banda della Magliana.
Vatican Girl, da oggi su disponibile su Netflix, è LA docu-serie da non perdere. Peccato non sia una storia di finzione ma quella di una vittima innocente.
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