Quella di Sons of Anarchy è a tutti gli effetti, per chi scrive, una “music crush”.
L’intramontabile serie tv creata da Kurt Sutter e in onda per sette stagione su FX, dal 2008 al 2014, rimane ancora oggi una serie indimenticabile, con una colonna sonora a dir poco perfetta.
Sono poche le serie in cui si può dire che le canzoni scelte siano azzeccatissime per ogni scena, e Sons of Anarchy rientra tra queste. Una soundtrack capace di lasciare un segno indelebile nel cuore dei fan.
Chiunque di loro sia stato a un concerto di The White Buffalo in questi ultimi anni, sa perfettamente di cosa stiamo parlando: il folto parterre di motociclisti fan del gruppo, con tanto di gilet di pelle marchiati SAMCRO, è tra i primi a commuoversi e cantare a squarciagola al suono di Come Join the Murder.
Partiamo proprio da qui, dalla fine, da Come Join the Murder, cantata dalla graffiante voce di Jake Smith, durante la corsa di Jax Teller (Charlie Hunnam) verso il suo inevitabile destino. Nonostante siano trascorsi sei anni, quella scena, con quella canzone, chiunque abbia visto la serie, non la dimenticherà mai: un finale poetico, straziante, perfetto e totalmente lasciato in balia delle emozioni dello spettatore. Non esiste, a oggi, nulla di simile nel mondo seriale, e mai canzone fu più azzeccata per l’addio di Jax.
Da non sottovalutare, sempre di The White Buffalo, la loro versione di The House of the Raising Sun (la versione commerciale di maggior successo, fu registrata nel 1964 dal gruppo rock britannico The Animals), che nel finale della stagione quattro, fa da sfondo alla scena in cui Clay passa il comando dei SAMCRO proprio a Jax.
Soldier’s Eye di Jack Savoretti è la canzone scelta per raccontare la drammatica e meravigliosa storia di Opie e della sua amicizia con Jax. Lui, fedele soldato e amico devoto, nel secondo episodio della stagione 5 compie quel gesto che tutti conosciamo (farsi arrestare per proteggere Jax dalla vendetta di Damon Pope) e che metterà fine alla sua vita, proprio sulle note di questo splendido brano di Savoretti, calzante, soprattutto nel testo, come pochi altri.
“I’ve seen inside the devil’s dreams where young men die
And graveyards open up their arms for mothers left to cry
I have seen the bleeding and I hate what we’ve done
But just like every other fool I’ll keep marching on”
Sympathy for the Devil dei The Rolling Stone, reinterpretata dai Jane’s Addiction, rientra tra i brani giusti al momento giusto in Sons of Anarchy. In questo caso ci riferiamo al finale della quinta stagione (episodio 5×13) durante l’arresto di Tara, e durante quell’abbraccio di Genna a Jax, simbologia di quel che accadrà in futuro, e fil rouge con l’immagine indimenticabile di Genna che stringe John Teller.
We want you, have to, need you and
We’ll tell you when they’re hungry again
We’ll tell you when they’re hungry again
It never ends, never ends
Così cantano gli Straylihgt Run, accompagnati da chitarre elettriche distorte, nella loro Hands in the Sky, sul finire dell’episodio The Culling (2×12), poco prima di un accesso duello tra il clan dei SAMCRO e un gruppo di criminali ariani, in una scena adrenalina e in pieno stile Sons of Anarchy, in cui un ancora giovanissimo Jax Teller, darà riprova di essere un leader nato.
E nell’arco di sette intense stagioni, la musica in SoA riveste un’importanza pari a quella di uno dei personaggi principali del cast, tra cover splendidamente reinterpretate come Bohemian Rapsody, nell’incantevole versione dei The Forest Animals featuring The White Buffalo, e pezzi originali del rapper Yelawolf con Hard White (Up In The Club), di Beck (Iron Horse) o dei Soundgarden (Been Away Too Long).
Una colonna strepitosa a coronamento di una delle migliori serie degli ultimi anni.
Scoprite su Uptempo Music Magazine, qualche curiosità e immagine in più su una delle soundtrack più belle di tutti i tempi.