Torna su Netflix la seconda stagione della commedia romantica che segue le (dis)avventure di Alice Bassi, millenials alla ricerca del grande amore e della realizzazione lavorativa.
Della prima stagione avevamo parlato in un approfondimento qualche mese fa, che trovate qui.
Cosa succede nella seconda stagione di Guida astrologica per cuori infranti?
Alice sembrava a un passo dal vivere una delle sue amate storie a lieto fine ma si è ritrovata con un pugno di mosche. Possibile che Davide Sardi sia stato solo il frutto della sua immaginazione?
E cosa succederà allo show dopo quello che c’è stato tra loro?
Per fortuna alice non è la sola ad affrontare le incognite del futuro. Ci sono sempre Paola e Tio al suo fianco.
E le stelle? Loro possono guidarti…ma solo se le interroghi nel modo giusto.
Nel cast Claudia Gusmano nel ruolo della protagonista Alice Bassi, Lorenzo Adorni nei panni dell’amico Tio e Michele Rosiello in quelli di Davide, l’affascinante direttore creativo del network in cui Alice lavora.
Pregi e difetti della seconda stagione di Guida astrologica per cuori infranti
Amicizia, romanticismo, carriera, incontri surreali e vicende tragicomiche sono alcuni degli ingredienti della serie, uniti ai consigli delle stelle che Alice riceve dal suo amico Tio e che i più curiosi tra noi spettatori ascoltano, dubbiosi e incerti su quanto di ciò che dice sia vero quando descrive i vari segni zodiacali.
A scanso di equivoci meglio essere subito onesti: la serie, già dalla prima stagione, non brilla per originalità, né nel plot, tantomeno nei dialoghi e nella sceneggiatura.
La storia è alquanto banalotta: Alice è una delle tante rivisitazioni di Bridget Jones che in questi anni anni abbiamo visto in tutte le salse possibili.
Sfortunata in amore, impacciata, buffa e attraente solo a giorni alterni: single incallita, Alice a trent’anni si barcamena tra (dis)avventure di tutti i tipi, sentimentali e lavorative, suscitando qualche sorriso di tanto in tanto, seppur mai risate a crepapelle.
La recitazione in alcuni casi lascia a desiderare – un punto fermo, ahinoi, nelle serie italiane Netflix – ma almeno in questo caso, a differenza delle recente Fedeltà (di cui abbiamo parlato qui), c’è però un “ma”.
Nonostante a volte risulti un filo impostata nella recitazione, Claudia Gusmano è perfetta nel ruolo di Alice e il suo personaggio, nonostante tutto, è simpatico, molto più di altri, seppur già visto.
I sei episodi della seconda stagione durano una mezz’ora appena e nonostante i difetti finora elencati, si lasciano guardare e scorrono via piacevolmente. La curiosità di sapere cosa accadrà alla nostra eroina, infatti, è indubbiamente più forte del resto e fa sì che anche lo spettatore più esperto, appassionato del genere, divori la serie in un batter di ciglio.
Leggera, scacciapensieri, poco impegnativa: un bel guilty pleasure nei periodi più difficili.