Lily Collins, produttrice e interprete di questa rom com, riprende i panni della star di Emily in Paris per condurci in una terza stagione piena di amore e alta moda: dal 21 dicembre su Netflix.
Ammettiamolo: ogni tanto ci si stufa un po’ di fronte alla perfezione, no? Storie impeccabili sotto ogni punto di vista e serie tv vincitrici di innumerevoli premi, cast stellari e titoli che possono far invidia addirittura a quelli cinematografici: a volte è bello anche che una serie faccia un’unica cosa, cioè intrattenere piacevolmente chi la la guarda, senza dover suscitare per forza riflessioni, approfondimenti e articoli pieni di paroloni e paragoni di alcun tipo.
Ogni tanto una serie tv deve solo ed esclusivamente saper divertire. Portare il buonumore. Rincuorare.
Emily in Paris in questo riesce benissimo e noi siamo qui per difenderla a spada tratta da tutti i detrattori che in questi due anni l’hanno criticata.
Sì, nella serie sono presenti tantissimi stereotipi sui francesi e sugli americani, talmente tanti da risultare a volte ridondanti; la sceneggiatura è fragile e spesso prevedibile, gli outfit di Emily più eccessivi e stravaganti di quelli a cui ci ha abituati Carrie Bradshaw e le trovate di marketing dell’agenzia di pubblicità in cui lavora la protagonista, spesso così surreali da far gridare anche il creativo più estroso del mondo della comunicazione.
Ma cari lettori e care lettrici: è proprio questo il bello!
Emily in Paris è una serie che non si prende sul serio, né pretende di essere presa sul serio dal suo pubblico: è una favoletta moderna, piena di lustrini, paillettes e fuochi di artificio.
Piena dii colori, romanticismo, sesso e lieto fine: una storia adorabile proprio perché inverosimile fino all’estremo. Confortevole come quei film di Natale che sappiamo già dal primo minuto come andranno a finire. Leggera come il migliore dei guilty pleasure. Scorrevole e naive come la sua protagonista. Affascinante e accattivante come la Tour Eiffel illuminata di notte.
E non importa se la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, se tutto alla fine gira sempre per il verso giusto e in fondo, nonostante un po’ di sfortuna, a Emily e agli altri protagonisti vada sempre tutto bene: sorridere, sognare, svagarsi non fa certo male! Dopo tanti true crime che raccontano storie vere e crudeli, dopo troppi drama strappalacrime, reality show ripetitivi e
docu-serie “seriose” (scusate il gioco di parole), lasciateci guardare in pace una serie come Emily in Paris che certo, non vincerà vagonate di premi o il favore della critica, ma riuscirà a strapparci un sorriso a ogni episodio.
E se ci pensate bene, di questi tempi non è una cosa da poco.
La trama di Emily in Paris stagione 3
Un anno dopo essersi trasferita da Chicago a Parigi per il lavoro dei suoi sogni, Emily si trova a un bivio fondamentale in ogni aspetto della sua vita. Di fronte a due strade molto diverse deve scegliere esattamente a chi essere fedele (al lavoro e nella vita sentimentale), capire cosa comportano queste decisioni per il suo futuro in Francia e naturalmente continuare a vivere le avventure e i sorprendenti colpi di scena che Parigi le offre. La serie è stata già confermata per una quarta stagione.
Il cast di Emily in Paris stagione 3
Il premiato ideatore e showrunner Darren Star torna a dirigere la terza stagione della serie. La produttrice e star Lily Collins riprende il ruolo di Emily Cooper, affiancata dal cast fisso della serie composto da Philippine Leroy-Beaulieu, Lucas Bravo, Ashley Park, Camille Razat, Samuel Arnold, Bruno Gouery, William Abadie e Lucien Laviscount.
La serie è prodotta da MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media.