2003: il caos dilaga nella capitale irachena a seguito dell’occupazione americana.
La nuova serie tv in arrivo su Sky Atlantic, racconta le ripercussioni della vicenda nella società irachena.
Baghdad Central, in arrivo su Sky Atlantic il 18 gennaio alle 21.15 (e on demand su NOW TV), è un emozionante drama in sei puntate ed è la trasposizione televisiva del romanzo omonimo del 2014 di Elliott Colla.
Questo avvincente thriller, prodotto da Euston Films – parte di Fremantle – e ambientato nella capitale irachena del 2003, racconta in maniera dettagliata e realistica, la situazione sociale e culturale mentre la città si trova al centro degli sforzi della coalizione per mettere in sicurezza la regione, dominata dal caos, dal crimine e dalla paranoia che seguirono l’occupazione da parte delle forze americane. La deposizione del regime di Saddam Hussein e il conseguente scioglimento dell’esercito e della polizia iracheni avevano creato infatti un pericoloso vuoto di potere.
La trama di Baghdad Central
Al centro della serie – diretta da Alice Troughton e firmata da Stephen Butchard, già dietro il successo di House Of Saddam e The Last Kindgom – l’ex ispettore Muhsin al Khafaji (interpretato da Waleed Zuaite). L’uomo ha perso praticamente tutto e combatte quotidianamente per mantenere al sicuro se stesso e la sua secondogenita Mrouj (July Namir), gravemente malata. Quando scopre che sua figlia maggiore, Sawsan (Leem Lubany), è scomparsa, sarà costretto a intraprendere una disperata ricerca per trovarla.
A causa di un errore riguardante la sua identità, Khafaji viene arrestato e torturato dagli americani perché sospettato di essere membro delle milizie. Lo aiuterà l’incontro con un ex ufficiale di polizia britannico, Frank Temple – interpretato da Bertie Carvel (Les Misérables) – che lo recluta per lavorare con lui nella Green Zone.
Nei panni del capitano della polizia militare americana John Parodi Corey Stoll (House of Cards, Billions). Completano il cast Clara Koury (Homeland), nei panni della professoressa Zubeida Rashid e Neil Maskell (Utopia) nel ruolo di Douglas Evans.
Il Guardian ha definito la serie “un dramma avvincente” e secondo il Wall Street Journal è “impossibile interromperne la visione“: dopo aver visto i primi due episodi in anteprima, siamo certi che questo drama non lascerà indifferenti gli appassionati del genere.
I temi raccontati sono temi universali, inseriti in un contesto critico e problematico, ovvero il Medio Oriente, una vera e propria polveriera costantemente sull’orlo dell’esplosione.
La serie racconta gli avvenimenti intercorsi da marzo a novembre 2003, tra economia e politica, inserendo nella trama (ovviamente) elementi narrativi di finzione. Baghdad Central non è una serie da vedere distrattamente, né da prendere a cuor leggero: è un thriller politico da guardare con attenzione, che trascina lo spettatore in una società lontanissima seppur vicina, e può contribuire a farci aprire gli occhi su situazioni complesse come quelle che riguardano il Medio Oriente.
Realistica e concreta, è una serie da vedere episodio dopo episodio, prestandogli grande attenzione.
Da lunedì 18 gennaio, alle 21.15, su Sky Atlantic e NOW TV.