Napoli, fine anni Cinquanta.
Vecchie automobili e motorette girano per le vie, dagli autobus verdi scendono i bambini per andare a scuola. Gli abiti che portano sono quelli d’altri tempi, con le scarpette di pelle marrone un po’ rovinate in punta e i grembiuli severi che la scuola li obbligava a indossare.
Alcuni hanno lo scalda pane a tracolla, altri i calzettoni alti fino al ginocchio, alcuni, pochi, vivono in famiglie medio-borghesi, altri, la maggioranza, in stato di semi povertà.
C’è chi ha un padre che fa un mestiere ben remunerato, chi ne ha uno che si spezza la schiena in fabbrica dalla mattina alla sera per mantenere moglie e figli, chi sin da piccolo deve fare i conti “con l’uomo nero”, che in questo caso veste i panni di un usuraio che tiene strette tra le mani la vita di alcuni padri famiglia, che senza il suo “aiuto” altrimenti non riuscirebbero ad arrivare a fine mese.
In questo scenario, in una Napoli povera e disperata, vivono anche Elena, detta Lenù, e Raffaella, che tutti chiamano Lila.
La prima è una ragazzina educata, diligente, a modo, anche fin troppo, intelligente, metodica e disposta a studiare fino allo sfinimento per convincere i genitori a mandarla alle scuole medie.
La seconda, ha gli occhi e i capelli neri come il carbone, il viso appuntito, le gambe esili e il fuoco che le brucia in fondo agli occhi.Una compensa l’altra, ma come in ogni rapporto, nella coppia prevale il carattere del più forte, in questo caso quello di Lila.
Ostinata, testarda, resiliente, Lila non si ferma di fronte a nulla: né davanti alle botte del padre, né alle urla della madre.
Non si tira indietro quando suo fratello la minaccia per un qualsiasi motivo, né quando i suoi compagni maschi le tirano le pietre per provocarla.
Lila sa, che in qualsiasi caso, se si impegna, lei può farcela, lei può superare tutto.
Lenù non ha la sua stessa forza di volontà, né la sua ostinazione, e sin dal primo giorno, quello in cui le loro anime arrivano a sfiorarsi prima e a toccarsi per entrare in sintonia poi, lei sa che da Lila può prendere il meglio. Lenù vede in Lila, sin dall’inizio, ciò che agli altri è sconosciuto, ciò che per molti resterà sconosciuto per sempre.
Perché Lila fa paura, Lila è tormentata già da piccola, e i suoi demoni, se li porterà dietro fino alla fine, lasciandoli spesso scaturire in violenza, fisica e verbale, in egoismo, in ossessione per il controllo.
La sua ostinazione, quell’ostinazione tanto bramata da Lenù, spesso per Lila si rivelerà un’arma a doppio taglio.
Ma è già dall’inizio, da quella prima pietra tirata insieme ai maschi della scuola, che capiamo, leggendo le parole scritte da Elena Ferrante, che la storia che stiamo vivendo, insieme a quelle due ragazzine imbronciate e testarde, sarà una storia che non dimenticheremo per il resto della nostra vita.
L’Amica Geniale è il primo dei quattro romanzi dedicati a Elena e Lila, e racconta la loro infanzia.
Nell’arco di oltre quarant’anni, nei volumi successivi, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta, seguiremo la vita di queste due bambine, adolescenti prima e donne poi, in un’Italia in continuo movimento, da Nord a Sud, con Napoli che seguita, anche nel corso degli anni, a fare da cornice alle loro vicende.
Domani, l’attesissima serie tv tratta dal primo dei quattro romanzi, L’Amica Geniale, presentata con successo alla 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, debutterà finalmente anche in Italia.
Questo primo capitolo, composto da otto episodi in onda su Rai1 per quattro prime seratee (con qualche giorno di differita dagli USA, dove è iniziato il 18 novembre), è prodotto da Wildside e Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, TIMvision e HBO Entertainment, in co-produzione con Umedia.
Alla regia vede Saverio Costanzo che si è occupato anche della sceneggiatura insieme a Elena Ferrante, Francesco Piccolo e Laura Paolucci, e vanta nelle vesti di produttori esecutivi Jennifer Schuur e Paolo Sorrentino.
Nel ruolo di Elena e Lila le due giovanissime e strabilianti Elisa Del Genio e Ludovica Nasti.
Sul set con loro oltre cinquemila comparse e 150 attori, tra cui loro Antonio Milo, Antonio Pennarella e Fabrizia Sacchi.
La serie andrà in onda su Rai1 in prima serata, ma sarà possibile vederla in 4K sul canale 210 di Tivùsat o in HD sul canale 501 del Digitale Terrestre.
L’Amica Geniale sarà inoltre disponibile in contemporanea su TIMvision e su RaiPlay.