Chris ha 39 anni, fa la filmaker da una vita e sogna di affermarsi, senza troppo successo, come regista.
È sposata con Sylvère, docente universitario, più grande di lei di alcuni anni, incontrato parecchi anni prima. I due formano la perfetta coppia di artisti/intellettuali radical chic, e sembrano usciti direttamente da un film di Woody Allen.
Vivono a New York, in un appartamento a Soho, che subaffittano a una studentessa per trasferirsi nella desolata Marfa, dove Sylvère ha deciso di trascorrere un anno sabbatico.
Qui, conoscono Dick, artista acclamato (seppur quasi sulla via del tramonto), e se ne invaghiscono entrambi, in un modo totalmente differente.
Per Sylvère l’affinità è completamente intellettiva: stima Dick come artista e come insegnante, apprezza i suoi lavori e la filosofia che c’è alla base delle sue opere.
Tutt’altra storia per Chris e per l’attrazione, violenta e immediata, che nutre dall’inizio verso l’artista, e che la travolge in maniera irrefrenabile.
Tutto in Dick la attrae: il modo di arrotolare una sigaretta di tabacco, lo sguardo arrogante, l’abbigliamento improvvisato e sexy, la noncuranza con cui approccia la maggior parte delle persone.
Il suo fare strafottente, il suo carattere solitario e indipendente, le mani, le spalle, l’andamento: per Chris, tutto diventa subito, irrimediabilmente attraente e necessario.
All’alba dei quarantanni, in lei esplode nuovamente la passione, e il desiderio che nutre nei confronti di Dick, comincia a consumarla.
Non pensa ad altro, non desidera altro che non sia lui.
Il suo corpo, il suo odore, la sua pelle.
Ma. C’è sempre un ma, del resto.
Stavolta anche più di uno. Non soltanto Chris ha un marito, ma Dick, almeno all’apparenza, sembra non desiderarla allo stesso modo.
Anzi. Più volte, afferma di non provare nessun interesse per lei.
E così, Chris impazzisce e inizia a scrivergli lettere.
D’amore e di passione.
Frasi infuocate, fameliche ed estremamente esplicite.
E per giorni continua a farlo, per poi consegnarle al destinatario e…
Il resto è da scoprire.
La serie
I Love Dick è l’ennesimo colpo messo a segno da Amazon in quanto a prodotti originali: una comedy irresistibile, sfacciata e irriverente. Alla regia Jill Soloway, già regista di un’altra serie molto acclamata e ben riuscita di Amazon, Transparent. Nei panni di Chris Kraus, la favolosa Kathryn Hahn, e in quelli di Dick, Kevin Bacon.
Sesso, ossessione e monogamia al centro della storia.
Il desiderio, a tratti morboso, con cui Chris vuole Dick, non sorprende, anzi.
È quanto di più naturale, istintivo e comprensibile possa esistere.
È Passione, quella con la “p” maiuscola.
Quella che “a una certa età” nessuno si aspetterebbe mai di vivere e provare.
È la sua rinascita sessuale, la sua vera natura che, assopita da troppi anni, irrompe nella sua quotidianeità, stravolgendola e ribaltandola totalmente.
E Chris, Donna con la “d” maiuscola, indipendente, passionale e vulcanica, decide di non reprimere.
Chris, contro tutte le regole e i valori morali del caso, decide di non nascondersi, di non vergognarsi di fronte a un sentimento simile, ma di lasciarlo andare, e vedere cosa succede.
Il suo è un personaggio border line, audace e coraggioso sotto molti punti di vista.
Il pubblico la ama, la critica anche.
Molte donne si sono ispirate negli anni a Chris Kraus, soprattutto nel mondo delle serie tv, per raccontare le proprie storie.
Storie autentiche, di amore, sesso e passione.
Quelle stesse storie che tante donne non hanno il coraggio di raccontare e che scelgono invece di nascondere, o di vivere nell’ombra.
Ma la passione, quella vera, non è mai sbagliata. Chris lo sa.
E come lei, lo sa Lena Dunham, e ce lo racconta in Girls.
E lo sanno allo stesso modo, Phoebe Waller Bridge con la sua Fleabag, e Michaela Coel con Chewing Gum.
Donne, femministe, intrepide e intelligenti.
Sicure di loro stesse seppur con le loro fragilità.
Pronte a mettersi in discussione, a lottare per ciò che vogliono davvero, anche col rischio di fallire più e più volte.
Altro che Carrie Bradshaw & co.
Chi è Chris Kraus
Chris Kraus è considerata una delle voci più sovversive e innovative della fiction americana, classico esempio di “fenomenologia di una ragazza sola”: pratica per cui, il sentirsi sole e isolate può renderci incredibilmente creative.
Quando scrisse I Love Dick, romanzo epistolare chiaramente sperimentale, Chris era sposata con Sylvère Lotringer, insegnante di teoria dell’arte e critico letterario.
L’ispirazione per il personaggio di Dick arriva dal sociologo inglese Dick Hebdige, che all’epoca della prima pubblicazione del romanzo, protestò sostenendo fosse una chiara violazione della sua privacy.
Il libro
I Love Dick, il romanzo da cui è tratta la serie, uscì nel 1997, pubblicato da Semiotext(e), piccola casa editrice fondata nel 1974 da Sylvère Lotringer, per pubblicare negli Stati Uniti libri di filosofi francesi, e furono vendute poco più di cento copie.
Il libro divenne famoso negli ultimi anni dopo un lungo anonimato: la nuova edizione nel 2006 ebbe un po’ di successo in più e catturò l’attenzione di alcuni scrittori e critici influenti che cominciarono a parlarne.
L’edizione del 2015, di Profile Books, casa editrice britannica, le assicurò il successo necessario che spinse Amazon Video, l’anno successivo, a produrre l’episodio pilota della serie tv a esso ispirata. L’intera serie, composta da 8 episodi, è stata rilasciata il 12 maggio 2017.
Il Guardian Guardian ha definito I Love Dick “il libro più importante dell’ultimo secolo sul rapporto tra uomini e donne”.