Nel gennaio del 1981, negli Stati Uniti, sulla ABC veniva trasmessa la prima puntata di Dynasty, serie televisiva di stampo soap opera, che andò in onda per otto anni fino al al maggio del 1989. Dynasty nacque sulla falsariga e in contrapposizione a Dallas, altra storica soap, in onda sulla rivale CBS dal 1978 al 1991.
Le vicende degli Ewing (Dallas) e i Carrington (Dynasty), le famiglie più potenti del piccolo schermo, riuscirono ad attrarre per tutti gli anni Ottanta milioni e milioni di casalinghe in tutto il mondo, affermandosi come le serie, o meglio le soap, più riuscite e fortunate di tutti i tempi.
Il successo di Dynasty portò in tv, alla fine degli anni Ottanta, lo spinoff I Colby, serie dove la saga dei Carrington si incrociava con quella della potente famiglia Colby, il cui patriarca era interpretato da un anziano Charlton Heston.
Per quanto riguarda la famiglia Ewing invece, tre film vennero prodotti come sequel della serie: I primi tempi (1986), Il ritorno di J. R. (1996) e La guerra degli Ewing (1998).
A distanza di oltre trent’anni, Dynasty è diventato l’oggetto del desiderio della premiata coppia formata da Josh Schwartz e Stephanie Savage, già creatori, con la loro Fake Empire Production, dei fortunatissimi The O.C. e Gossip Girl.
In onda in America sulla CW, il reboot di Dynasty in Italia è disponibile dal 12 ottobre su Netflix, con un episodio settimanale, rilasciato ogni giovedì.
Nei panni di Blake Carrington, il patriarca della potentissima famiglia, Grant Show, volto noto agli appassionati di serie tv, diventato famoso grazie a Melrose Place, storica serie degli anni Novanta, e recentemente apparso come personaggio regular in Devious Maids.
La serie ruota attorno alle vicende di Fallon Carrington (Elizabeth Gillies), tornata all’ovile dal padre Blake perché convinta che lui voglia nominarla amministratrice delegata dell’azienda di famiglia.
Già nel pilot però, Fallon scoprirà che il motivo dell’invito è di natura ben diversa: Blake intende presentarle la sua nuova fidanzata, l’affascinante Cristal Flores (Nathalie Kelley, The Vampire Diares, UnREAL).
Tra le due donne nascerà immediatamente una forte rivalità e Fallon comincerà a scavare per scoprire i segreti più reconditi della sua futura matrigna, tra bugie, segreti e vendette di ogni genere.
Il reboot di Dynasty, attingendo da tutt’altra epoca rispetto a quella originale, tra jet privati, ville sfarzose e lusso sfrenato, sembra assomigliare più a Gossip Girl o Revenge che alla celebre soap degli anni Ottanta.
Questa nuova versione è decisamente multiculturale e multietnica: strizza l’occhio al mondo LGBT con Steven (James Mackay), il figlio di Mr. Carrington, dichiaratamente e sfacciatamente gay, e apre le porte ai Colby, facoltosa famiglia nera, in totale contrapposizione a quella dei classici “bianchi” americani degli anni Ottanta.
In Dynasty brillano gli stereotipi: l’impressione è che, dopo aver sviscerato il mondo delle potenti famiglie ricche americane sia in The O.C. che (e soprattutto) in Gossip Girl, Schwartz e la Savage, non abbiano più molto da raccontare al loro target di riferimento, che oscilla tra i teenager e i twenty something.
La serie non eccelle per originalità, né presenta personaggi così forti da lasciare il segno, ma diverte, senza troppa fatica, e risulta godibile a un pubblico poco esigente o in cerca di qualcosa di leggero con cui impegnare quaranta minuti ogni settimana.