Diciamoci la verità: non è sempre facile vivere nell’era dello streaming. È difficile scegliere cosa guardare tra le proposte che le diverse piattaforme mettono a disposizione. È solo intrattenimento finché una storia non ci coinvolge, o non diventa l’argomento di conversazione con amici e colleghi (e bisogna stare al passo!), o non ci si apre una porta su un mondo nuovo che non conoscevamo e che cattura tutto il nostro interesse.
Netflix, Amazon Prime, Disney+ e le altre fanno di tutto per attirarci verso la loro offerta di cultura, dalle campagne più fantasiose agli algoritmi più sofisticati. Ma per quanto hanno dimostrato più volte di saper produrre grande qualità, i loro e i nostri interessi sono in contrasto. Perché a decidere cosa veramente risuonerà con i nostri interessi e le nostre passioni, sarà un mix di consigli, critiche, informazioni, ricordi, musica, storie, … che sono la materia di cui è fatta la nostra cultura.
Possiamo veramente dire che quello che ci piace è il risultato di un algoritmo di raccomandazione?
Quando cerchiamo qualcosa da guardare non stiamo cercando un risultato, stiamo cercando il prossimo sentiero nella mappa delle storie che ci piacciono. Questa mappa può evolvere nel tempo per mille motivi. Spesso è solo una questione di un attimo di empatia, riconosciamo magari una debolezza o una difficoltà in una o un protagonista di una serie e capiamo che quella storia racconta anche di noi e per noi.
È l’esempio delle Flaky Girls, un tema centrale nella narrazione culturale di oggi che cerca di capire cosa sta succedendo alle donne moderne in un mondo che le vede protagoniste e osteggiate insieme, una trappola che si avvantaggia delle loro stesse debolezze. Insieme alla letteratura (e spesso traendo dalla stessa) le serie tv sono un elemento fondamentale della cultura pop che si sta confrontando con questi temi, e in qualche modo stanno costruendo una storia di serie condivisa col pubblico. La narrazione stessa evolve così con le idee che rimangono impigliate nella rete della cultura pop (le donne per esempio reagiscono e nascono le storie delle Fierce Girls).
Saper trovare percorsi nel marasma di contenuti dedicati al nostro intrattenimento non è facile. Soprattutto quando il tempo è limitato e la qualità diventa la priorità per scegliere cosa guardare. Il nostro tempo è importante, le nostre emozioni forse anche di più, e così quello a cui vogliamo pensare, vogliamo sapere e di cui vogliamo parlare.
Lo streaming sta invadendo come il flusso che è il nostro tempo e la nostra attenzione, è più aggressivo dei libri e della musica per esempio. C’è bisogno di qualcosa di nuovo di cui fidarsi, che non sia solo un altro risultato, ma un punto di partenza.
TV Tips è nato per questo: scaricando l’App gratuita per iOS e Android potrete costruire la vostra watchlist, partendo dalle serie che amate. Nel magazine troverete consigli e storie di serie, le nuove uscite, le serie da recuperare, e poi musica, libri, viaggi, … Un algoritmo vi aiuterà nel percorso, ma potrete cambiarlo in ogni momento, oppure sottoporgli due serie da far incontrare nel gioco Match, per scoprire la prossima da guardare. E infine usare playlist e tag MOOD per sapere sempre cosa guardare in base al vostro stato d’animo.