E tu, lo sai chi è l’Osservatore?

Westfield, New Jersey, ventisei chilometri a sud ovest di Manhattan (New York).
Cittadina tranquilla, poco più di trentamila abitanti, una schiera di enormi ville coloniali immerse in eleganti quartieri residenziali. Qui, nel 2012, Derek e Maria Broaddus si trasferiscono al 657 Boulevard e dopo i primi giorni della loro nuova vita, iniziano a ricevere lettere anonime e minatorie da parte di uno stalker ossessionato dalla villa che hanno acquistato, una dimora in stile olandese del 1905, del valore di 1.4 milioni di dollari.
Perseguitati e spaventati dal mittente delle lettere che si firma col nome de “l’osservatore”, e circondati da bizzarri e inquietanti vicini, i Broaddus si rivolgono subito alla polizia, in cerca di aiuto e portando di volta in volta prove su prove della persecuzione di cui sono vittime, ma nonostante ciò, riescono a risolvere poco, arrivando perfino  a raccontare la loro storia – nella speranza che si risolva – nel 2014, al magazine The Cut, grazie alla penna del giornalista Reeves Wiedeman. 

Dopo più di cinque anni e numerosi tentativi falliti, i Broaddus riescono finalmente a rivendere la casa perdendo circa 800mila dollari rispetto al prezzo originale, lasciandosi finalmente alle spalle Westfield e il 657 Boulevard.

The Watcher. Episode 107 of The Watcher. Cr. Eric Liebowitz/Netflix © 2022

Ryan Murphy (Nip/Tuck, Glee, American Horror Story) a ottobre è arrivato su Netflix con ben due serie (rinnovate proprio in queste ore entrambe per la stagione due), Dahmer e The Watcher: quest’ultima (ideata con il fedelissimo Ian Brennan), racconta proprio, in una versione romanzata, la vicenda dei Broaddus e della casa maledetta al 657 Boulevard, una delle storie americane contemporanee più misteriose di questi ultimi anni.

I pro della serie

Il cast convince, grazie ai grandi nomi da cui è composto, su tutti Bobby Cannavale, Naomi Watts e Mia Farrow.
La vita di provincia è controversa e affascinante allo tesso tempo: la white middle class di Westfield è composta da famiglie e coppie borghesi che frequentano il country club, tra partite di tennis e cene eleganti, che si concedono un weekend a New York ma che spesso, la sera, chiudono gli infissi quando cala il buio, ritirandosi nelle loro case, nei loro segreti, nei loro tradimenti.
La storia risulta interessante e coinvolgente, volutamente fuorviante in ogni puntata per disperdere i sospetti e creare confusione nello spettatore che (forse) solo alla fine scoprirà la verità.

I contro della serie

The Watcher non è una serie tv perfetta, né imperdibile, ma rimane un prodotto comunque di buon livello, che tiene incollati allo schermo nella continua ricerca di risposte agli interrogativi sollevati da Murphy nell’arco delle sette puntate.
Il “mistero dell’osservatore” funziona, nonostante alcune pecche nella sceneggiatura, provocate dalla costante irrequietezza della narrazione di Murphy, che sacrifica troppo spesso le storyline secondarie dei personaggi, per aprire tanti (troppi) percorsi narrativi non sempre portati a termine e approfonditi a dovere.
Alcuni personaggi, troppo caricaturali, non convincono pienamente, ma rispecchiano in pieno lo stile di murphyniano a cui siamo abituati.
Tra le due uscite di ottobre – questa e Dahmer, appunto – sicuramente The Watcher ci ha convinti maggiormente.
Non è certo la serie dell’anno, ma intrattiene piacevolmente nonostante i difetti.

Ph: courtesy of Netflix

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