Sono passati sei mesi da quando la battaglia di Starcourt ha portato terrore e distruzione a Hawkins.
Oggi i nostri “eroi” si separano per la prima volta e ne affrontano le conseguenze, rese ancora più complicate dalla vita al liceo.
Questo e molto altro nella nuova stagione di Stranger Things, da oggi disponibile su Netflix.
Dove eravamo rimasti dopo Stranger Things stagione 3, all’inizio della settimana, ve lo avevamo raccontato in questo articolo, con un breve recap.
Nello stesso articolo trovate anche una delle nostre Playlist seriali con le 10 serie tv perfette per voi se amate, appunto, Stranger Things.
Veniamo ora al dunque e tiriamo un po’ le fila senza alcuno spoiler, dopo aver visto in anteprima gli episodi di questo volume 1 della quarta stagione della serie ideata dai Duffer Brothers.
Cosa aspettarsi dalla stagione 4 (vol.1) di Stranger Things
Il gruppo si è separato: dopo una lunghissima attesa durata il tempo – dilatatissimo – di una pandemia, i ragazzi di Stranger Things sono tornati, carichi di quel bagaglio enorme di cui fanno parte, ovvero una delle serie di culto che rimarrà a lungo nella storia della seriali televisiva.
Due territori di esplorazione per questo nuovo capitolo diviso (ancora non capiamo bene perché, motivi di marketing a parte) in due volumi: da un lato la California, con Eleven e Will e la loro famiglia allargata, dall’altro Hawkins con tutti gli altri, Mike, Dustin & co.
La California non funziona minimamente, purtroppo, per via di un Will quasi privo di una storia da raccontare e di un’identità ben precisa, e di una Eleven che sembra la goffa caricatura di sé stessa nei panni della liceale vittima di bullismo.
A Hawkins le cose vanno indubbiamente meglio: la coppia Mike-Dustin funziona sempre, la “nuova” vita di Lucas ha in serbo parecchie novità e Max ha una sua storyline talmente interessante da renderla quasi protagonista assoluta di questo primo volume.
Fatte queste premesse, veniamo al dunque: il peso che Stranger Things si porta sulle spalle è enorme, questo è fuori discussione. Le difficoltà nel portare in scena un cast così cresciuto in questi anni, sono innegabili, ma ci aspettavamo veramente molto di più.
Non mancano gli sketch comici, né i riferimenti agli anni Ottanta, ma alcuni avvenimenti richiedono una sospensione dell’incredulità tale da risultare fin troppo inverosimili. Alcune scelte nella sceneggiatura sembrano spesso campate per aria, troppo sbrigative in alcuni casi, troppo scontate in altri.
Evitiamo a più non posso lo spoiler perché togliervi anche il gusto di scoprire i colpi di scena sarebbe crudele. È una stagione indubbiamente più adulta e più horror, più dark, con dinamiche relazionali nuove e ricche di potenzialità, ma per i motivi sopra elencati, è anche la stagione meno convincete delle altre.
Per non parlare della durata degli episodi: oltre un’ora ciascuno, con evidenti momenti riempitivi che non giovano per nulla alla storia e alla serie.
(Non dimenticate la Playlist dedicata alle 10 serie tv da vedere se amate i ragazzi di Hawkins! La trovate qui!)
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