La serie tv Mentiras, disponibile dal 4 marzo su Netflix, è il remake spagnolo del drama inglese Liar.
Vittima e carnefice, due punti di vista diversi, una doppia verità: la bugia del titolo è tutta qui, nella storia che ripercorre la presunta violenza sessuale subita dalla protagonista Laura (Ángela Cremonte), professoressa di letteratura in un liceo di Maiorca, da parte di Xavier (Javier Rey), padre di uno dei suoi studenti e rinomato chirurgo.
Sei episodi (da 40 minuti circa), raccontano un tema molto attuale, oggi più che mai, della società contemporanea, riassumibile in una frase: “se non lo vedo, non esiste”.
Mentiras affronta, attraverso il punto di vista dei due personaggi, temi importanti come l’ambiguità del non visto, il sesso senza consenso, la violenza sessuale e tutte le conseguenze – fisiche e psicologiche – che ne derivano.
La serie non banalizza in alcun modo nessuno dei due ruoli, e offre invece una fotografia molto realistica dei fatti, senza deresponsabilizzare dall’atto il protagonista maschile ed evitando di appiattire l’emotività e il danno psicologico di quello femminile
Lo fa con un linguaggio molto convincente, asciutto, preciso.
È una serie ben riuscita, un thriller meló che non ha paura di mettere in scena argomenti come vendetta e giustizia e scandagliarli alla luce dello scenario culturale contemporaneo.
Mentiras è la serie perfetta da vedere se hai apprezzato titoli come Unbelievable e Maid (anch’esse disponibili su Netflix).