Summertime 2 su Netflix dal 3 giugno: dopo il grande successo della prima stagione, e già rinnovata per la terza, il teen drama targato Netflix torna tra amori estivi, colpi di scena e una colonna sonora pazzesca.
La recensione in anteprima.
“Non m’importa di niente
Io l’ultima notte la passo con te
Prendi da bere e portami dove vanno le stelle
È l’ultima notte, siamo solo io e te”
Ariete – “L’ultima notte”
Nel teaser trailer rilasciato qualche giorno fa, le immagini della seconda stagione erano scandite dal brano inedito L’ultima notte, di Ariete e scritto appositamente per la serie. La giovane cantautrice romana che sta scalando tutte le classifiche italiane, è presente nella colonna sonora con il suo stile autentico e diretto anche con altri due brani, 18 anni e Solo te, ed è protagonista di un cameo in un episodio.
La colonna sonora di Summertime 2
Non si può parlare di Summertime 2 senza soffermarsi innanzitutto sulla colonna sonora, protagonista indiscussa dei nuovi otto episodi disponibili dal 3 giugno su Netflix, da guardare in binge watching con la consapevolezza che la serie tronerà anche l’anno prossimo con la terza stagione.
Oltre ad Ariete infatti, gli episodi che compongono la seconda stagione scorrono sulle note di artisti del calibro di Franco126, Carl Brave, Margherita Vicario, Gio Evan, Frah Quintale, Fulminacci, Psicologi ft Madame, Svegliaginevra, Venerus e ComaCose.
E come avvenuto in più di un’occasione nella prima stagione, spesso nel corso delle puntate i pensieri dei protagonisti vengono raccontati sulle note dei brani che fanno da soundtrack alla serie: i silenzi vengono riempiti dalla musica, che risuona o in sottofondo o nelle cuffie di Summer e degli altri personaggi della serie.
Il tempo passa
E penso a che avrei fatto in quei momenti
Però con degli occhi diversi
E non lo sguardo che avevamo ieri
Franco126 – “Maledetto tempo”
Cosa succede in Summertime 2 (no spoiler)
Quante cose possono succedere in un anno? Molte, forse troppe, soprattutto quando si è giovani.
L’estate è tornata, Summer, Edo e Sofia superano l’esame di maturità e fanno progetti per il futuro, Ale è in Spagna alle prese con il suo rientro in pista e una nuova vita sentimentale con Lola, mentre Dario è in cerca di una strada sua, ognuno alla scoperta di cosa significhi davvero diventare grandi.
Ma questa estate parlerà soprattutto d’amore: il tormento e l’estasi di un sentimento che dall’essere sognato, desiderato e temuto diventa finalmente realtà e che aprirà i cuori dei ragazzi a nuove sfide.
Il cast di Summertime 2: da Ludovico Tersigni a Thony
Tornano i protagonisti della prima stagione: Summer (Coco Rebecca Edogamhe), Ale (Ludovico Tersigni), Dario (Andrea Lattanzi), Sofia (Amanda Campana), Edo (Giovanni Maini), Blue (Alicia Ann Edogamhe), Giulia (Romina Colbasso) a cui si aggiungono Lola (Amparo Pinero Guirao), Rita (Lucrezia Guidone) e Jonas (Giovanni Anzaldo). Nei ruoli degli adulti il pubblico ritroverà Isabella (Thony) e Antony (Alberto Boubakar Malanchino), rispettivamente la mamma e il papà di Summer e Blue, Laura (Maria Sole Mansutti) e Maurizio (Mario Sgueglia) ovvero la mamma e il papà di Ale, mentre Miguel (Jorge Bosch) sarà il nuovo allenatore del ragazzo, e Loris (Giuseppe Giacobazzi), il papà di Edo, avrà al suo fianco la fidanzata Wanda (Marina Massironi).
Diretta da Francesco Lagi, già co-regista e co-autore della prima stagione, e da Marta Savina, le puntate di Summertime 2 sono firmate da Enrico Audenino e Francesco Lagi, affiancati da Daniela Gambaro, Luca Giordano e Vanessa Picciarelli nella scrittura di alcune sceneggiature.
Chiudi la porta, accendine un’altra, in fondo che importa?
Il nostro amore è come un’arma, ed è quello che conta
Essere giovani fa schifo e non poter decidere fa tanto male
Essere giovani non fa per noi, non fa per me
Per me che amo solo te, solo te, solo te.
Ariete – “Solo te”
Summertime 2: un amore senza tempo
Non c’è un’età o un momento per amare: l’amore arriva, a volte inaspettatamente, ti travolge, senza che tu possa fare nulla per opporti. A volte può letteralmente farti a pezzi, altre, farti volare “tre metri sopra al cielo” (la citazione non è un caso, visto che la serie è tratta dall’omonima opera letteraria di Federico Moccia). L’amore può essere un enorme sbaglio, o un regalo bellissimo. E sì, quando sei giovane, quando vivi tutto a duemila all’ora, sei anche capace di amare alla stessa velocità, con una passione e un fervore che “da grande” è difficile ritrovare. Ed è facile quindi a trenta, quaranta, cinquant’anni, innamorarti di nuovo e sentirti dire che “sei tornato ragazzino”. Perché gli amori che vivi quando hai diciotto o vent’anni, sono amori che non torneranno. Ce ne saranno altri, certo, ma saranno diversi, perché quella sensazione di libertà che ti senti scorrere nelle vene a vent’anni, beh no, quella non torna.
Summertime 2 racconta quella sensazione con una leggerezza incredibile, con l’ingenuità di quell’età, la capacità innata di commettere sbagli, assumersene le responsabilità, ma andare avanti, senza farsi travolgere dai sensi di colpa come accade invece in età adulta. Summertime 2 è colorata dentro e fuori: le tinte intense della riviera romagnola che caratterizzano l’irrestitible fotografia della serie, tornano nelle emozioni dei protagonisti, nelle loro parole, nelle canzoni che fanno da colonna sonora alla loro estate. La regia ci porta nelle vite di Summer e Ale, di Edo e Sofia, tra dubbi e domande sul futuro, tra sentimenti contrastanti, amori silenziosi e amori irruenti, storie da evitare e altre da coltivare, in un’altalena di emozioni genuine, fresche, irresistibili.
Summertime con questa seconda stagione – che non ha nulla da invidiare alla prima – si conferma come la migliore produzione italiana Netflix: è la serie perfetta per evadere, per tornare adolescenti, per sorridere pensando ai falò estivi, alle feste in spiaggia, ai mille tormenti interiori per un amore non corrisposto o per i dubbi su che vita scegliere dopo il liceo.
Dubbi che resteranno, anche “da grandi”, lo sappiamo, ma che a quell’età pesano meno rispetto a oggi, perché sono più leggeri, e anche se causano lacrime e dolore, in un attimo sono in grado di far esplodere una risata.
Perché a quell’età, rialzarsi dopo una caduta è più semplice e perché le ferite si rimarginano prima, anche se poi quelle stesse ferite non ce le scrolleremo mai di dosso. Ma questa è una cosa che si impara solo da grandi.