Torna la serie tv Euphoria, con il secondo episodio speciale dal titolo F*ck Anyone Who’s Not a Sea Blob / Parte 2: Jules, che come il precedente, fa da ponte tra la prima e la seconda, attesissima stagione del cult HBO.
“The truth is I am a toy / That people enjoy / ‘Til all of the tricks don’t work anymore / And then they are bored of me / I know that it’s exciting / Running through the night, but / Every perfect summer’s / Eating me alive until you’re gone / Better on my own”
Sulle note di Liability, pezzo strepitoso di Lorde, inizia il secondo special episode di Euphoria, con Hunter Schafer, protagonista (indiscussa) della serie e dello speciale, che in questo caso è anche produttrice, accanto a Sam Levinson.
Una canzone significativa, in ogni verso e in ogni frase, perfettamente capace di raccontare il dolore di Jules dopo la rottura con Rue e dopo le delusioni vissute nel corso della prima stagione.
Questo secondo episodio è già disponibile on demand su Sky e in streaming su NOW TV, e andrà in onda su Sky Atlantic nella notte tra il 24 e il 25 gennaio alle 3.00 e poi alle 23.00 di lunedì sera.
“Voglio essere bella come l’oceano, che è forte e femminile da morire”
Questa frase ripete Jules tra le lacrime, un concetto semplice e chiaro, quanto profondamente complesso, che sposa perfettamente quanto canta Lorde nella sua canzone quando grida “È una ragazza sola che ondeggia /Accarezzandosi la guancia”.
Ma facciamo un passo indietro, per capire cosa vedremo in F*ck Anyone Who’s Not a Sea Blob / Parte 2: Jules.
Se il primo speciale raccontava di Rue (Zendaya), che in una tavola calda alla vigilia di Natale intratteneva una lunga e rivelatrice conversazione col suo sponsor Ali (Colman Domingo), la seconda parte segue Jules durante le vacanze di Natale mentre riflette sull’anno appena trascorso, anno in cui dopo esserle stata vicinissima aveva lasciato Rue abbandonandola alla stazione e facendola ricadere nel tunnel della dipendenza.
Il giorno della Vigilia di Natale, Jules, seduta sul divano della sua psicologa, dà libero sfogo ai suoi dubbi e alle sue insicurezze, senza alcuno muro tra lei e il mondo.
L’infanzia, l’adolescenza, le innumerevoli delusioni scaturite da sterili relazioni virtuali: proprio come accaduto nel dialogo introspettivo tra Rue e Ali, Jules si racconta e ci racconta cosa accade nella sua testa.
La transizione, le violenze subite, il dolore, la straziante nostalgia verso Rue e verso il suo primo amore: questo secondo episodio è intenso e commovente, un vero gioiello per i fan della serie.
Si lega al primo in maniera egregia, la narrazione non subisce buchi o difetti nella sceneggiatura: la storia di Rue e di Jules si intreccia, si disfa, si rincorre. Continuamente.
Il primo minuto è un’inquadratura che porta lo spettatore letteralmente “dentro” l’occhio di Hunter Schafer (incredibile in questa performance) mostrando le immagini della sua relazione con Rue.
Sin dai primi minuti della prima stagione, effettivamente, era chiaro che Jules sarebbe stata una co-protagonista degna di nota, ciò che non potevamo immaginare era l’incredibile alchimia che Zendaya e Hunter sarebbero riuscite a mettere in scena.
“Nessuna ragazza mi aveva mai guardato come lei. Rue è la prima ragazza che non voleva solo guardarmi. Lei voleva vedermi”
Jules lo dice commuovendosi, col sapore amaro del rimpianto in bocca, con la consapevolezza che forse, ciò che ha lasciato andare, non tornerà.
E i dubbi sulla transizione aumentano, insieme agli interrogativi su se stessa e sul suo modo di affrontare ogni relazione, vera o virtuale che sia.
Sembra davvero “un angelo caduto dal cielo” Jules, così bella, fragile ed emotiva.
Così essenziale per Rue, così sprecata per il mondo fuori.
“Lei è così difficile da accontentare /Ma lei è un incendio boschivo” canta Lorde.
Nel corso dell’episodio, anche il brano composto per l’occasione da Billie Eilish e Rosalia, Los Vas A Olvidar, canzone di due mostri sacri del pop contemporaneo che insieme hanno dato voce al dramma di Jules, e il testo non lascia spazio a dubbi:
“Dime si me echas de meno’ aún / Dime si no me perdonas aún /¿Qué harás con to’ este veneno? Na’ bueno / Dime si me echas de meno’ aún”
“Dimmi se ti manco ancora / Dimmi se ancora non mi perdonerai / Cosa farai con tutto questo veleno? / Niente di buono / Dimmi se ti manco ancora”
Esperimento riuscito: i due episodi speciali di Euphoria sono scritti e diretti in maniera impeccabile e sono stati in grado di approfondire la psicologia delle due protagoniste senza risultare ridondanti o noiosi.
Stiamo davvero entrando nella loro anima, non resta che aspettare la stagione due per capire dove ci porterà.