Arrivata ormai da qualche mese anche in Italia, Apple TV+ ha un catalogo ancora abbastanza limitato, ma con alcuni piccoli gioiellini in fatto di serie tv. Oltre alle acclamate The Morning Show e Servant, nel catalogo sono stati inseriti recentemente due titoli davvero imperdibili, Little America e Trying.
Little America su Apple TV+
Little America è una serie antologica in otto episodi nata dalla collaborazione fra il candidato agli Emmy Lee Eisenberg, i candidati all’Oscar Kumail Nanjiani e Emily V. Gordon, il vincitore di un Emmy Alan Yang, e la rivista Epic, da cui sono state tratte le storie narrate.
Laggiù, nella profonda America, in quel Paese dove una volta, tutto era possibile, la serie (una delle migliori in circolazione attualmente, di cui si parla purtroppo pochissimo), racconta storie (vere) di uomini e donne immigrati negli States che ce l’hanno fatta, ricorrendo quasi sempre a un piano B rispetto alle loro aspettative iniziali.
Ogni episodio è incentrato su esperienze e Paesi diversi (Uganda, India, etc), per coinvolgere persone in ogni parte del mondo
È uno spaccato profondo e sfaccettato sul tema dell’immigrazione e parla di vite, alcune normali, altre straordinarie, in cui l’impulso a partire nasce dalla speranza di trovare qualcosa di meglio, scelta che comporta però, quasi sempre e inevitabilmente una perdita.
Little America racconta storie di coraggio, tenacia e solitudine e lo fa con una valenza umana universale e con una delicatezza incredibile.
La serie affronta un tema più scottante che mai negli Stati Uniti, soprattutto oggi nell’era Trump, ma lo fa senza mai strumentalizzare l’argomento né facendo propaganda politica. Scegli anzi di raccontare cosa l’America sia riuscita a offrire ai protagonisti delle storie, evitando di enfatizzare o cadere nel patriottismo.
Ogni episodio è un piccolo gioiello, curato dall’inizio alla fine, dalla musica, alla regia alla fotografia. Tutte le otto puntate iniziano con una canzone che riporta al Paese di origine dei protagonisti, facendo “entrare” lo spettatore nel loro mondo.
Non c’è giudizio, né troppa morale in questa serie, ma soltanto esseri umani, spesso soli o in difficoltà, che hanno scelto strade alternative per costruirsi un futuro e dare speranza a chi, come loro, ha dovuto affrontare mille difficoltà, tra povertà e, spesso, disperazione.
Little America ha ottenuto il massimo del punteggio della critica su Rotten Tomatoes ed è già stata rinnovata per una seconda stagione, per raccontare altre storie, a lieto fine, che trasmettano forza e coraggio agli individui in ogni parte del mondo, in un momento difficile come quello che tutti stiamo vivendo attualmente.
Trying su Apple TV+
Otto episodi da trenta minuti compongono la prima stagione di Trying, comedy inglese scritta da Andy Wolton e prodotta da BBC Studios per Apple TV+. Nel cast, più british che mai, troviamo Esther Smith (Nikki) e Rafe Spall (Jason) e Imelda Stauton di Downton Abbey.
Trying è una comedy inglese nel vero senso della parola, caratterizzata dal classico (e irresistibile) umorismo british, capace di commuovere grazie ad alcune splendide sfumature nella sceneggiatura.
La storia ruota intorno a Nikki e Jason, due trentenni in affitto a Londra, con due lavori non troppo gratificanti, profondamente addolorati dopo aver ricevuto la notizia di non poter avere figli. La scelta di iniziare il lungo, difficile e complicato percorso per ottenere l’idoneità all’adozione, li porterà ad affrontare le loro paure e insicurezze, costringendoli spesso a mettersi in discussione e a fare i conti con i fallimenti collezionati negli ultimi anni.
Mancanze e inadeguatezze: di questo parla Trying, senza scadere mai nel banale.
Nikki è la protagonista indiscussa della serie, spalleggiata dal fedele Jason. È lei a non sentirsi mai abbastanza.
Lei che non ha avuto modo di studiare come altri ma si è arrangiata. Lei che a trenta anni suonati non ha una casa di proprietà e che di fronte alle donne lavorativamente affermate che incontra nel gruppo di supporto alle adozioni, si vergogna a dire che lavora in un call center.
Nikki, che tante, troppe volte, si è sentita dire che non potrà essere una madre, non nella maniera considerata da molti canonica. Nikki che si vergogna di ammettere di aver preso antidepressivi nell’ultimo anno, dopo aver scoperto di non poter rimanere incinta, di fronte alla commissione del comitato adozioni.
“Come può mancarmi qualcosa che non ho mai avuto?” si chiede in un episodio e riesce a darsi una sola, unica risposta: una donna può sentirsi madre pur non avendo figli.
Nikki, che ha sempre Jason al suo fianco, il buon Jason, ironico e all’apparenza distaccato che, nonostante gli alti e bassi, riesce sempre a farla ridere e a prenderla per mano per evitare che cadendo si faccia troppo male.
Perché sì, Trying è anche questo: una splendida storia d’amore.